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FAQ

HPV  - Papilloma Virus Umano

Cosa è l’HPV (Papilloma Virus Umano)?
Come si trasmette l’HPV?
Quali sono i fattori di rischio che mi espongono all’infezione?
Come faccio a sapere se ho l'infezione da HPV?
Quali sono le conseguenze dell’infezione da HPV?
Cosa sono i condilomi genitali?
Come vengono trattati i condilomi genitali?
Come si pone diagnosi di cancro cervicale?
Cosa è il cancro anale? Come viene posta la diagnosi del cancro anale?
Esiste una cura per l'HPV?
Cosa posso fare per proteggermi dall’HPV?
Quali sono i vaccini attualmente disponibili?
A chi è rivolta l’offerta pubblica gratuita del vaccino in Italia?
Come ci si può vaccinare se si è maggiori di 12 anni?

TESTICOLO
Che cos’è il varicocele?
Se ho il varicocele posso diventare sterile o impotente?
Come mi accorgo se ho il varicocele?
Qual è la terapia del varicocele?
Devo preoccuparmi se ogni tanto uno dei miei testicoli scompare?
Ho ricevuto una forte botta al testicolo, cosa devo fare?

RAPPORTI SESSUALI
Cosa devo fare se ho difficoltà di erezione?
E’ vero che l’alcol mi aiuta se ho problemi di erezione?
Cosa devo fare se non riesco a raggiungere l’orgasmo?
Quando devo preoccuparmi di essere affetto da eiaculazione precoce?

MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE
Posso contrarre malattie con un rapporto orale?
I maschi possono avere la candida?
E’ normale avere dolore durante un rapporto sessuale?

RAPPORTI SESSUALI E CONTRACCEZIONE
Cosa devo fare se il preservativo mi da fastidio o mi fa perdere l’erezione?
Cosa devo fare se si rompe il preservativo?
Come faccio a calcolare il periodo del ciclo della mia ragazza in cui ho meno rischi di una gravidanza?
Se evito di eiaculare all’interno della vagina ci sono meno rischi di avere una gravidanza?

 


HPV - Papilloma Virus Umano

Cosa è l’HPV (Papilloma Virus Umano)?
L’HPV o Papillomavirus umano è un virus molto comune che colpisce sia i maschi che le femmine. Ce ne sono più di 100 tipi (genotipi); alcuni causano verruche comuni sulle mani e sui piedi; la maggior parte è innocua e decorre in maniera asintomatica. Circa 40 tipi di HPV però si associano a patologie del tratto anogenitale, sia benigne che maligne. L’HPV genitale comprende tipi "ad alto rischio" (ad esempio i tipi 16 e 18), responsabili di alcune forme di cancro, e tipi "a basso rischio" (tipi 6 e 11), che possono causare condilomi genitali.

Come si trasmette l’HPV?
L’HPV si diffonde facilmente attraverso il contatto con la pelle. Chiunque abbia un qualsiasi tipo di attività sessuale che comporti un contatto genitale potrebbe contrarre l’HPV genitale; ciò significa che è possibile contrarre il virus senza avere rapporti sessuali completi. Tutti i tipi di rapporto sono quindi a rischio. Una stessa persona può essere infettata con più di un tipo di HPV. E’ molto comune e nella maggior parte delle persone le difese immunitarie dell’organismo sono sufficienti ad eliminare il virus: il 70-90% delle infezioni è transitorio ed eliminato entro 36 mesi.

Quali sono i fattori di rischio che mi espongono all’infezione?
Sia nell’uomo che nella donna il fattore di rischio determinante è il comportamento sessuale. Il rischio è infatti collegato all’età di inizio dell’attività sessuale, al numero di partner e ai rapporti a rischio e non protetti.

Come faccio a sapere se ho l'infezione da HPV?
Poiché l'infezione da HPV non presenta in molti casi alcun segno o sintomo, probabilmente non saprai di averla contratta. La maggior parte delle persone può quindi contrarre il virus e trasmetterlo senza saperlo.

Quali sono le conseguenze dell’infezione da HPV?
Nella maggior parte delle persone l’HPV non si manifesta provocando sintomi, ma in alcuni individui il virus può persistere e portare a malattie genitali, tra cui: nei maschi, condilomi genitali e alcuni tipi di cancro dell’ano e del pene, e, nelle femmine, cancro del collo dell'utero, alcuni tumori vaginali, vulvari e anali e condilomi genitali. Raramente, alcuni tipi di virus possono anche causare lesioni nella gola, condizione chiamata Papillomatosi Respiratoria Ricorrente o PRR e portare ad un tumore.

Cosa sono i condilomi genitali?
I condilomi genitali (anche dette verruche) sono escrescenze benigne color carne, più spesso causate da alcuni tipi di HPV detti "a basso rischio" (tipo 6 e 11), diversi dai tipi "ad alto rischio" che possono causare il cancro. Appaiono solitamente sui genitali esterni o vicino all'ano e possono causare sintomi come bruciore, prurito e dolore, ma anche non dare alcun fastidio. I condilomi genitali sono abbastanza comuni, presentandosi in circa l'1% dei giovani sessualmente attivi. Dopo il contatto sessuale con una persona infetta, i condilomi possono apparire nel giro di settimane o mesi, ma non in tutti gli individui.

Come vengono trattati i condilomi genitali?
I condilomi possono scomparire senza alcun trattamento. Tuttavia non c'è modo di prevedere se andranno incontro a scomparsa o ad una estensione. A seconda delle dimensioni e della localizzazione esistono diverse opzioni terapeutiche. Il medico potrà prescrivere una crema speciale o una soluzione da applicare localmente, o proporre al paziente la rimozione delle verruche mediante crioterapia o trattamento laser. Indipendentemente dal tipo di trattamento, c'è la possibilità che i condilomi recidivino.

Come si pone diagnosi di cancro cervicale?
Il cancro cervicale è il tumore femminile più facile da individuare attraverso uno screening regolare. Due test possono aiutare la diagnosi precoce: il Pap test, che permette di individuare lesioni precancerose, ovvero le alterazioni cellulari a livello della cervice uterina che potrebbero diventare cancro se non trattate in modo appropriato; il test per l’HPV (HPV DNA test), che può essere utilizzato per lo screening del cancro cervicale insieme al Pap test nelle donne a partire dai 30 anni d’età. Se entrambi i test sono negativi, il rischio di cancro cervicale è molto basso.

Cosa è il cancro anale?
Il cancro anale è un tumore maligno relativamente raro che può colpire sia maschi che femmine. Un fattore di rischio per tumori anali è l'infezione da alcuni tipi di tipi di HPV "ad alto rischio" (ad esempio i tipi 16 e 18); altri fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, le sindromi da immunodeficienza e una precedente storia di tumori maligni genitali.

Come viene posta la diagnosi del cancro anale?
Il cancro anale può manifestarsi anche senza alcun sintomo iniziale. I sintomi più comuni includono: sanguinamento e disagio nella zona, dolore, prurito, cambiamento delle abitudini intestinali, variazioni del diametro delle feci, gonfiore dei linfonodi nella regione anale o inguinale. Il medico può diagnosticare il cancro anale attraverso l’esame obiettivo, la storia clinica, un esame rettale digitale (EDR), l’anoscopia, la proctoscopia ed infine la biopsia.

Esiste una cura per l'HPV?
Non esiste un trattamento per il virus, ma per le malattie che l’HPV può causare: i condilomi genitali visibili possono essere rimossi; le cellule cervicali anomale diagnosticate con il Pap test possono trasformarsi in cancro, per cui solitamente vengono trattate. Il cancro cervicale è più efficacemente curabile quando viene diagnosticato e trattato precocemente. La Papillomatosi Respiratoria Ricorrente (PRR), una rara condizione in cui le verruche si sviluppano in gola, può essere trattata con la chirurgia o con farmaci, ma, a volte, può richiedere molti trattamenti o interventi chirurgici nel corso degli anni.

Cosa posso fare per proteggermi dall’HPV?
Poiché l'HPV è così facilmente trasmissibile, è abbastanza difficile prevenirne l’infezione; fino all’80% di maschi e femmine sarà infettato con uno o più tipi di HPV almeno una volta nella vita. Tuttavia per ridurre le probabilità di contrarre il virus è possibile:
FARE SESSO SICURO: Se usato correttamente, il preservativo può aiutare a ridurre il rischio di HPV genitale, tuttavia non offre una protezione al 100% contro l'HPV poiché il virus si trasmette attraverso il contatto con la pelle genitale, non solo con il rapporto sessuale.
VACCINARSI: è possibile essere vaccinati contro alcuni tipi di HPV. Il vaccino è sicuro ed efficace e può aiutare a proteggere i maschi dai condilomi genitali e alcuni tipi di cancro anale, mentre nelle femmine, può proteggere dal cancro del collo dell'utero, da alcuni tumori vaginali, vulvari e anali e dai condilomi genitali. La vaccinazione non protegge contro tutti i tipi di HPV che possono causare il cancro cervicale, pertanto è importante che le donne continuino a sottoporsi a controlli con Pap test regolari.

Quali sono i vaccini attualmente disponibili?
I vaccini contro il virus Hpv attualmente disponibili sono tre:
•Gardasil, vaccino tetravalente, che protegge contro i genotipi 16-18 dell’HPV e i genotipi 6-11, autorizzato all’immissione in commercio dall’Aifa con delibera del 28 febbraio 2007 (costo al pubblico 171,64 euro); Gardasil si somministra per via intramuscolare con una schedula vaccinale a 3 dosi a 0, 2, 6 mesi sia nelle femmine che nei maschi; nella fascia di età 9 - 13 anni inclusi, è possibile applicare una schedula ridotta a 2 dosi (0,6 mesi).
•Cervarix, vaccino bivalente, attivo contro i genotipi 16 e 18, autorizzato dall’Aifa con delibera del 29/10/2007 (costo al pubblico 156,79 euro); è indicato solo nel sesso femminile, e si somministra per via intramuscolare con una schedula a 2 dosi (0, 6 mesi) tra 9 e 14 anni inclusi, e con una schedula a 3 dosi (0,1,6 mesi) oltre i 15 anni.
•Gardasil 9 è un vaccino 9-valente attivo contro i genotipi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58, autorizzato dall’Aifa con delibera del 21/2/2017 (costo al pubblico 198,00 euro); è indicato per l'immunizzazione attiva di individui a partire dai 9 anni di eta' e si somministra per via intramuscolare con una schedula a 2 dosi (0, 6 mesi) o con una schedula a 3 dosi (0,2,6 mesi).

A chi è rivolta l’offerta pubblica gratuita del vaccino in Italia?
In Italia l’offerta pubblica gratuita della vaccinazione è rivolta alle bambine tra gli undici e i dodici anni di età, perché in questa fascia è massimo il profilo beneficio-rischio secondo le schedule prima illustrate. Inoltre a partire dal 2017 (Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019) l’offerta è estesa anche ai maschi nel dodicesimo anno di vita. La somministrazione del vaccino in giovane età è, infatti, particolarmente vantaggiosa perché la risposta immunitaria è maggiore di quella osservata in altre fasce di età; inoltre, il vaccino è particolarmente efficace se somministrato prima di un eventuale contagio con il virus HPV, che si acquisisce di norma subito dopo l’inizio dell’attività sessuale.

Come ci si può vaccinare se si è maggiori di 12 anni?
In molte Regioni, la gratuità, una volta acquisito il diritto, viene mantenuta fino ai 18 anni; in alcune Regioni o ASL l'offerta gratuita è estesa anche ad altre fasce di età. Inoltre, in quasi tutte le Regioni italiane, per chi non ha diritto alla gratuità ma rientra nelle indicazioni del vaccino, le ASL offrono la vaccinazione ad un prezzo agevolato (Maschi fino a 26 anni di età e femmine fino a 45 anni di età): è quindi importante informarsi presso la propria ASL circa le possibilità di offerta vaccinale in corso. In ogni caso, il vaccino è disponibile a pagamento in farmacia, previa indicazione e prescrizione del medico.

Con il contributo non condizionato di MSD
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TESTICOLO

Che cos’è il varicocele?
Il varicocele è una patologia caratterizzata dalla dilatazione ed incontinenza delle vene testicolari che hanno il compito di drenare il sangue via dal testicolo. Quando queste vene sono dilatate funzionano male e si verifica un reflusso di sangue nel testicolo, che provoca un aumento di temperatura.

Se ho il varicocele posso diventare sterile o impotente?
Il varicocele non ha nulla a che fare con la funzione sessuale e quindi il rischio di disfunzione erettile è nullo. A lungo andare, invece, soprattutto se viene scoperto molto tardi, il varicocele può provocare problemi di fertilità.

Come mi accorgo se ho il varicocele?
Con l’autopalpazione del testicolo. Il varicocele si presenta come un “sacchetto di vermi” palpabile a livello della porzione posteriore e superiore dei testicoli. Inoltre può provocare un alterato sviluppo del testicolo colpito, che appare più piccolo, dobbiamo quindi prestare attenzione che non ci sia una grossa differenza di dimensioni o di posizione tra un testicolo e l’altro. In caso di sospetto varicocele all’autopalpazione è bene rivolgersi immediatamente allo specialista andrologo.

Qual è la terapia del varicocele?
La terapia del varicocele può essere radiologica (scleroembolizzazione) oppure chirurgica. La scelta di intervenire e con quale tipo di trattamento è fatta dal medico in base alle caratteristiche del paziente e del varicocele.

Devo preoccuparmi se ogni tanto uno dei miei testicoli scompare?
Questa condizione si chiama testicolo in ascensore ed è piuttosto comune, ma è necessario comunque sottoporsi ad una visita di controllo dall’andrologo. Inoltre bisogna sapere che si può incorrere nel rischio di una torsione testicolare, cioè quando il testicolo si ruota su se stesso determinando la chiusura dei suoi vasi arteriosi con il rischio di perdere il testicolo stesso. Quindi non bisogna trascurare mai un dolore testicolare ma recarsi immediatamente al pronto soccorso.

Ho ricevuto una forte botta al testicolo, cosa devo fare?
La prima cosa da fare in caso di incidenti di qualsiasi tipo che provochino danno ad uno o ad entrambi i testicoli è rivolgersi ad un pronto soccorso, o ad un andrologo, specialmente se al dolore si associa nausea o vomito o gonfiore che persiste. L’andrologo valuterà la lesione, deciderà se richiedere un ecocolordoppler testicolare o indagini più approfondite ed effettuerà le medicazioni del caso.

 

RAPPORTI SESSUALI

Cosa devo fare se ho difficoltà di erezione?
Quando i problemi di erezione si presentano in episodi isolati non è sintomo di disfunzione sessuale ma può riflettere un disturbo fisico momentaneo come un influenza, la stanchezza, un pasto eccessivo, o essere collegata ad altri problemi come stress, mancanza di privacy o scarsa familiarità con una nuova partner. Non bisogna preoccuparsi ma se l’episodio si ripete più volte è utile rivolgersi all’andrologo che effettuerà un inquadramento del problema, aiutandovi a risolverlo.

E’ vero che l’alcol mi aiuta se ho problemi di erezione?
Non è vero. Questa errata convinzione nasce dal fatto che l’alcol in piccole quantità aiuta a superare le inibizioni e a farci sentire meno impacciati ma, avendo un effetto vasodilatatore, velocizza la fuoriuscita del sangue dal pene e quindi facilita una più rapida perdita dell’erezione. Inoltre, a lungo andare, l’alcol ha un effetto negativo sulla produzione di testosterone e sulle arterie che permettono l’afflusso di sangue al pene, quindi provoca deficit erettile.

Cosa devo fare se non riesco a raggiungere l’orgasmo?
E’ un problema molto più comune di quanto si pensi, soprattutto nei primi rapporti, ed è risolvibile. Può essere causato, a volte, da alcune patologie, dall’assunzione di alcuni farmaci o dall’uso di alcune sostanze stupefacenti, oppure, nella maggioranza dei casi e soprattutto in giovane età, da problematiche di natura psicologica. Lo specialista andrologo potrà stabilire, mediante l’esecuzione di una anamnesi completa e di una visita generale e andrologica, cosa è necessario fare.

Quando devo preoccuparmi di essere affetto da eiaculazione precoce?
Si parla di eiaculazione precoce quando non si riesce ad avere un controllo volontario sull’eiaculazione, che avviene prima dell’atto della penetrazione vaginale o dopo pochi minuti o secondi. Le cause possono essere psicologiche (ansia da prestazione) o fisiche (infezioni, assunzione di droghe, patologie endocrinologiche o neurologiche). E’ un problema risolvibile con l’aiuto di un andrologo e di uno psicosessuologo.

 

MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE

Posso contrarre malattie con un rapporto orale?
Tutte le malattie a trasmissione sessuale si possono trasmettere per via vaginale, anale ed orale, ed alcune, come l’herpes, anche mediante il contatto con la cute. Bisogna quindi indossare il preservativo correttamente, fin dall’inizio del rapporto e comportarsi responsabilmente per salvaguardare la propria salute. Inoltre le malattie a trasmissione sessuale possono essere trasmesse anche attraverso il liquido preeiaculatorio e le secrezioni vaginali.

I maschi possono avere la candida?
Come tutte le malattie a trasmissione sessuale la candida può essere contratta da maschi e femmine, e dare manifestazioni cliniche diverse. E’ causata da un fungo chiamato Candida che di solito vive nel nostro corpo senza arrecare problemi. Questo fungo si moltiplica più facilmente in caso di scarsa igiene o, al contrario, se ci si lava troppo, quando si mangiano troppi dolci o in quando si bevono troppi alcolici. Nell’uomo può dare arrossamento del pene, prurito, macchioline rosse o biancastre sui genitali. E’ importante in caso di sospetto di un’infezione, rivolgersi ad uno specialista e che entrambi i membri della coppia facciano una terapia specifica ed abbiano rapporti sessuali protetti con preservativo.

E’ normale avere dolore durante un rapporto sessuale?
Il dolore, così come il bruciore o altre sensazioni negative durante un rapporto sessuale sono sempre un potenziale indice di qualcosa che non va, come un’infezione o una condizione di fimosi o di frenulo breve. Quindi non bisogna sottovalutare i sintomi e rivolgersi ad uno specialista.

 

RAPPORTI SESSUALI E CONTRACCEZIONE

Cosa devo fare se il preservativo mi da fastidio o mi fa perdere l’erezione?
Molto probabilmente è stato scelto male il preservativo. Per prima cosa bisogna sapere che il preservativo si può e si deve scegliere in base alle dimensioni e alla forma che più si adatta alle caratteristiche anatomiche del pene. Inoltre esistono diverse tipologie di preservativo, anche in base allo spessore.

Cosa devo fare se si rompe il preservativo?
In caso di rottura del preservativo il rischio di una gravidanza purtroppo è sempre presente, indipendentemente dalle modalità e dal periodo del ciclo della ragazza.

E’ utile rivolgersi ad uno specialista che stabilirà come è necessario procedere. Come faccio a calcolare il periodo del ciclo della mia ragazza in cui ho meno rischi di una gravidanza?
Il ciclo di una donna si compone di 28-32 giorni , e inizia dal primo giorno del flusso mestruale fino al successivo sanguinamento. L’ovulazione, che corrisponde al momento più fertile del ciclo, avviene intorno al 14° giorno del ciclo, pertanto la settimana che va dal 9° al 16° giorno corrisponde al periodo con maggior rischio di ottenere una gravidanza. Tuttavia questi calcoli non possono costituire un valido metodo contraccettivo poiché i cicli delle donne, soprattutto se in giovane età, non hanno mai la regolarità sopra descritta e, inoltre, gli spermatozoi possono sopravvivere ben 72 ore all’interno delle vie genitali femminili.

Se evito di eiaculare all’interno della vagina ci sono meno rischi di avere una gravidanza?
No. Intanto non è detto che ci sia un perfetto controllo dell’eiaculazione. Inoltre può verificarsi l’emissione di alcuni spermatozoi già prima dell’eiaculazione, soprattutto attraverso il liquido preeiaculatorio e nei rapporti ravvicinati.